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mercoledì 28 luglio 2010

mattino



Abbagliante
il mattino affonda
nel crespo che trema
vivace.
E pur incerto
si insinua
arrogante e leggiadro
tra stelle e sassi deformi.
Il rumore culla l'aria,
non più pietra bollente che graffia;
solo l'argento
danza e naufraga
tra scogli erosi dai lustri
in questa
spiaggia logora di vita.


[L.L.]

nebbia di una mattina di fine estate


Profilo tremulo sulle dune di sabbia
voltati
e dimmi che appartieni solo al buio delle notti silenziose.
Sconfiggi questo dolore sordo
che tramuta i sogni in nebbia.
Attendo il tuo sguardo trafiggermi
amami come ieri non hai saputo fare
come solo con me puoi
mentre non mi riconosco
e incerto si fa il confine tra il muretto e il mare.

[L.L.]

dipinto d'acqua















Una lacrima scende sul prato di papaveri
dalla mia bocca una scia di lumaca disegna la tua schiena,
fotografo di pozzanghere.
Non è nostalgia
se piove a dirotto sul cielo bianco
e il fiato è muto.
Brilla la pioggia
mentre satelliti di caffè orbitano su questo vetro
e non vedo più il contorno dei miei occhi.

[L.L.] pubblicata nella raccolta "Come un granello di sabbia"